☭    "Non è difficile essere rivoluzionari quando la rivoluzione è già scoppiata e divampa... È cosa molto più difficile - e molto più preziosa - sapere essere rivoluzionari quando non esistono ancora le condizioni per una lotta diretta, aperta, effettivamente di massa, effettivamente rivoluzionaria; saper propugnare gli interessi della rivoluzione (con la propaganda, con l'agitazione, con l'organizzazione) nelle istituzioni non rivoluzionare, sovente addirittura reazionarie, in un ambiente non rivoluzionario, fra una massa incapace di comprendere subito la necessità del metodo rivoluzionario di azione"     ☭    



Costruzione del Partito

Stalin e la lotta per il Partito oggi


23 Aprile 2019
Pubblichiamo il contributo di piattaforma comunista , apparso su scintilla nel marzo 2019
Redazione Aurora Proletera


Per noi proletari rivoluzionari ricordare e valorizzare la figura e l'opera del compagno Stalin a 66 anni dalla sua morte ha un preciso nesso con i compiti e le responsabilità dell'oggi.

Non è possibile illustrare in poche righe i meriti di Stalin, che spaziano dall'attività svolta come uno dei dirigenti del processo rivoluzionario che culminò nella Rivoluzione d'Ottobre alla costruzione del socialismo nelle condizioni della dittatura del proletariato; dalla lotta vittoriosa contro il nazifascismo all'unione dei lavoratori delle varie nazionalità dell'Unione Sovietica; dallo sviluppo dell'internazionalismo proletario allo sviluppo dell'unione dei lavoratori di tutto il mondo, l'Internazionale Comunista - di cui in questi giorni celebriamo il 100° anniversario della sua fondazione.

Senza il contributo offerto da Stalin alla causa della classe operaia, saremo privi di una guida sicura per affrontare i problemi della rivoluzione proletaria, della teoria e della pratica rivoluzionaria, della strategia e della tattica, della lotta all'imperialismo e alle sue inevitabili conseguenze come la reazione politica, lo sciovinismo e le guerre di rapina, della lotta al revisionismo e all'opportunismo, della formazione del Partito comunista.

Riguardo quest'ultimo fondamentale punto - perché il proletariato privo del proprio partito rivoluzionario non potrebbe svolgere una politica indipendente da quella della borghesia e sarebbe destinato alla sconfitta – vogliamo ricordare un importante insegnamento di Stalin.

Il fedele discepolo di Lenin ha chiarito che vi sono delle tappe nello sviluppo di un partito comunista. Ad esempio, nel Partito bolscevico le prime tappe furono la formazione del nucleo fondamentale del partito nella lotta contro l'economismo, la formazione dei quadri come fondamento del futuro partito operaio di tutta la Russia; successivamente ci fu il loro sviluppo e il reclutamento di nuovi militanti provenienti dal movimento proletario.

In ogni tappa, in ogni momento determinato, va trovato – dice il compagno Stalin – "quell'anello particolare, aggrappandosi al quale sarà possibile reggere tutta la catena e preparare le condizioni del successo strategico."

Occorre dunque scegliere, fra i vari compiti che si pongono, "precisamente quel compito immediato, la soluzione del quale è il punto centrale e l'adempimento del quale assicura una felice soluzione di tutti gli altri compiti immediati". (Stalin, Dei principii del leninismo, 1924)

Qual è il compito fondamentale nella catena degli anelli e nella catena dei compiti che sono oggi davanti ai comunisti del nostro paese?

Noi siamo in una situazione caratterizzata dalla frammentazione organizzativa e dalla confusione ideologica, dovute alla lunga egemonia revisionista-riformista e all'influenza delle concezioni e delle pratiche borghesi e piccole borghesi nel movimento operaio e comunista.

In questa situazione il compito fondamentale da risolvere è l'avvicinamento e la fusione dei gruppi comunisti e dei migliori elementi del proletariato in una sola Organizzazione comunista basata sui principi fondamentali del marxismo-leninismo, applicati alla situazione concreta.

Un'Organizzazione capace di portare la coscienza socialista elaborata da Marx, Engels, Lenin e Stalin nel movimento operaio, di svolgere attività di propaganda e agitazione fra le masse sfruttate, di preparare le condizioni dell'unità ideologica e tattica dei comunisti e porre così le basi per la formazione di un autentico partito rivoluzionario, indissolubilmente collegato con il movimento operaio.

La formazione di questa Organizzazione comunista è all'ordine del giorno. Le diverse realtà comuniste debbono saper trovare le giuste vie di raggruppamento per cominciare a lavorare insieme, a studiare le condizioni della lotta, ad elaborare collettivamente una linea politica, a discutere in maniera approfondita le questioni teoriche.

Risolvendo questo compito, seguiremo gli insegnamenti che ci ha lasciato il compagno Stalin, il cui nome è legato indissolubilmente alla lotta per la creazione di un partito veramente rivoluzionario della classe operaia, capace di guidare le masse oppresse e sfruttate alla rivoluzione.

Questo nuovo livello organizzativo è tanto più urgente nel momento in cui si avvicina una nuova crisi del capitalismo, con conseguenze politiche e sociali che saranno persino peggiori di quelle del 2008. Ma anche l'atteggiamento della classe operaia sarà diverso da quello di allora. Cresce il numero degli operai e delle operaie che non credono più alle ricette del neoliberismo, ai vecchi partiti della borghesia, in molti vedono che le promesse e la demagogia dei populisti portano acqua solo al mulino dei padroni. La risposta operaia sarà più radicale, nonostante le debolezze ideologiche. La lotta cambierà la situazione, le relazioni e gli equilibri di classe, la posizione della classe operaia, i suoi livelli di lotta e organizzazione. Nulla rimarrà come prima.

Tutto ciò rappresenta per i comunisti e le avanguardie proletarie una grande opportunità, ma abbiamo un problema di tempo. Gli sviluppi saranno veloci, la reazione avanza e la classe operaia non può trovarsi senza direzione rivoluzionaria. L'attendismo non serve. Occorre assumere le necessarie responsabilità, per progredire nella formazione del partito indipendente della classe operaia, contrapposto a tutti i partiti borghesi e piccolo borghesi.

Avanti compagni, uniamoci, organizziamo e lottiamo insieme!

Marzo 2019

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d'Italia







Antono Gramsci:Alcuni temi della quistione meridionale

Come si legge in 2000 pagine, cit., il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni.
Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista Stato Operaio, con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi piú ampi. ».




Questione elettorale borghese

Per un altro spunto (se ce ne fosse ancora bisogno) sulla questione elettorale borghese

Necessità di una preparazione ideologica di massa

di Antonio Gramsci , scritto nel maggio del 1925, pubblicato in Lo Stato operaio del marzo-aprile 1931. Introduzione al primo corso della scuola interna di partito




La legislazione comunista

Articolo apparso su L'Ordine nuovo anno II n.10 del 17 luglio 1920 a firma Caesar

Antonio Gramsci : Il Partito Comunista

Articolo non firmato, L’Ordine Nuovo, 4 settembre e 9 ottobre 1920.




Antonio Gramsci - Riformismo e lotta di classe

(l'Unità, 16 marzo 1926, anno 3, n. 64, articolo non firmato)




Antonio Gramsci : La funzione del riformismo in Italia

(l’Unità, 5 febbraio 1925, anno 2, n. 27, articolo non firmato)




Referendum sulla costituzione

Votare o non votare, è questo il problema?

Lettera di un operaio FIAT di Torino

" FCA, la fabbrica modello "

Elezioni borghesi: un espediente per simulare il consenso popolare!

Lo scorso 19 giugno, con i ballottaggi, si sono consumate le ennesime elezioni previste dal sistema democratico borghese. Si trattava di elezioni amministrative ma di alto significato politico nazionale.