☭    "Non è difficile essere rivoluzionari quando la rivoluzione è già scoppiata e divampa... È cosa molto più difficile - e molto più preziosa - sapere essere rivoluzionari quando non esistono ancora le condizioni per una lotta diretta, aperta, effettivamente di massa, effettivamente rivoluzionaria; saper propugnare gli interessi della rivoluzione (con la propaganda, con l'agitazione, con l'organizzazione) nelle istituzioni non rivoluzionare, sovente addirittura reazionarie, in un ambiente non rivoluzionario, fra una massa incapace di comprendere subito la necessità del metodo rivoluzionario di azione"     ☭    



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La superpotenza Unione Europea


La formula dell'Europa “sociale” funge da mascheramento per riformisti e capi sindacali che non vogliono mettere in discussione l'imperialismo e il capitalismo europei. Invece di chiamare con il suo nome l'Europa imperialista e combatterla, vogliono dipingerla con i colori sociale, ecologica e di altro tipo. Naturalmente, nessun capitalista, nessun ideologo borghese si lascia ingannare da tutto ciò, bensì gli sfruttati devono essere tratti in errore riguardo al carattere della UE e al capitalismo. Un'Europa capitalista è imperialista o non lo è affatto. Non può essere “sociale”, “ecologica”, “pacifica” o “antirazzista”. La Ue non è creata per realizzare pace e sicurezza sociale: tutt’altro. Il corso della UE è chiaro: vuole emergere come superpotenza imperialista in contrapposizione con gli USA.
Le “oscure origini” dell'UE
I nazisti non sono semplicemente scomparsi dopo la fine della seconda guerra mondiale, si sono solo camuffati e hanno messo in pratica la loro ideologia con una diversa etichetta, con un nome diverso ma con lo stesso contenuto. Qual è la massima suprema che guida la UE in tutti i suoi atti? È la libera circolazione delle merci, il mercato comune delle merci senza frontiere. A ciò si aggiunga la libera circolazione delle persone senza barriere, che sposta la manodopera a basso costo all’interno dell'Unione e quindi smantella le conquiste sociali. In altri termini, l'Unione Europea mira solo al bene delle concentrazioni industriali ... non delle persone. La forza trainante dietro l'ideologia nazista di un grande impero europeo si trova nelle grandi società e nei grossi industriali tedeschi, che volevano espandere il mercato dei loro prodotti e che hanno collaborato strettamente con i nazisti. In passato hanno venduto l'espansione nel continente europeo con lo slogan: “un popolo, un impero, un capo”. Non si riferiva al popolo tedesco, ma a tutti i popoli europei che sarebbero stati poi conquistati con la Wehrmacht e integrati in un'unione. Ma cos'è la UE se non la realizzazione di questa idea con altri mezzi? Invece che militarmente, i paesi sono stati conquistati con mezzi economici, ovvero con il “mercato comune”. Al posto di un capo c'è un direttorio, ovvero la Commissione Ue, con l’aggiunta di un presidente della Commissione Europea, nonché di un presidente del Consiglio Ue, un organo che nessuno può eleggere. Il parlamento Ue non ha voce in capitolo, non è nemmeno autorizzato a legiferare. La UE è quindi una dittatura che presenta solo la facciata di una democrazia. I nazisti hanno imparato la lezione. C'è un documento che lo prova: il concetto di una unione europea sarebbe stato proposto prima della fine della seconda guerra mondiale, quando i nazisti sapevano che la guerra era persa. Secondo il rapporto dell'agenzia di spionaggio militare statunitense EW-Pa 128, noto anche come "The Red House Report", i massimi esponenti nazisti si incontrarono al Maison Rouge Hotel di Strasburgo il 10 agosto 1944, sapendo che la guerra sarebbe finita in una completa sconfitta militare, e preparavano piani su come procedere in seguito con un quarto Reich - una comunità economica paneuropea basata su un mercato comune. I più grandi industriali partecipanti ottennero il via libera dai capi nazisti per salvare il più possibile il “Know-how“ e il capitale all’estero, da un lato per non farlo cadere nelle mani degli occupanti, dall'altro per poter passare ad un nuovo inizio. Questa volta eliminando tutte le caratteristiche esteriori, ma con lo stesso obiettivo e la stessa ideologia. Nel suo libro "Die Europäische Gemeinschaft" (La Comunità europea), pubblicato nel 1940, il ministro nazista dell'economia e criminale di guerra Walther Funk descrisse la necessità di creare un'"Unione dell’Europa centrale" e uno "Spazio economico europeo" e tassi di cambio fissi come segue: “Nessuna nazione in Europa può conseguire da sola il massimo livello di libertà economica in armonia con tutte le esigenze sociali ... La creazione di aree economiche estese obbedisce alla legge naturale dello sviluppo ... Prevarranno accordi intergovernativi (principalmente di natura economica) ... È necessaria la volontà di subordinare gli interessi economici dei singoli Stati a quelli della comunità europea." Il coautore di Funks, l'accademico nazista Heinrich Hunke, sottolinea questa concezione con l’affermazione: "L’economia classica ... è morta ... l'economia europea è il destino comune ... Il futuro e la portata della cooperazione europea dipendono da un nuovo, unico piano economico.” Ed è quello che è successo. Oggi regna la totale dittatura del capitale monopolista e si rafforza. Un paese dopo l'altro entra a far parte dell'Unione, gli si mette la camicia di forza ed è in parte governato da Bruxelles. Agli Stati membri si dà ancora l'apparenza di sovranità, ma in realtà non l'hanno quasi più. Ai governi e ai parlamenti non è consentito altro che recitare nel ruolo di attori, ma devono fare ciò che il regista richiede. Il compito della Wehrmacht è stato assunto dalla NATO, che sta anche incorporando un paese dopo l'altro. Questa organizzazione militare non ha nulla a che fare con la difesa, ma è uno strumento per condurre guerre di aggressione. È anche la truppa di mercenari dei monopoli. L'Unione ha la stessa tendenza ad espandersi verso oriente come voleva Hitler. Anche la UE e la NATO rivelano la stessa aggressività e trovano le stesse scuse di Hitler per l'intervento militare. La propaganda mediatica sul russo malvagio è quella del passato. La Ue non riesce nemmeno a far uscire i vecchi Stati membri dalla profonda crisi, ma vorrebbe addirittura fagocitare l'Ucraina e caricarsi del peso di un paese di 45 milioni di abitanti e un'area due volte più grande della Germania. Questa è la stessa megalomania di Hitler, che ha portato all'autodistruzione. Il fatto che le odierne strutture della UE siano state ideate dai principali economisti e industriali nazisti, formulate come mezzo per prevenire il regime autoritario e poi attuate da un ex nazista nel 19551, dimostra che il sistema dell'Unione europea nel suo complesso è avvelenato dall’eredità e dall’ideologia del dispotismo. Questo fatto diventa sempre più evidente nel 21° secolo a seguito delle crescenti proteste del movimento per i diritti civili e di sciopero in tutta l’Europa, contro l’evidente presa di potere della UE attraverso il Trattato di Lisbona.

Da “Arbeit Zukunft”, n. 1 - 2022


1 Konrad Adenauer (n.d.t.)



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Come si legge in 2000 pagine, cit., il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni.
Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista Stato Operaio, con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi piú ampi. ».




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La legislazione comunista

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Antonio Gramsci : Il Partito Comunista

Articolo non firmato, L’Ordine Nuovo, 4 settembre e 9 ottobre 1920.




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