☭    "Non è difficile essere rivoluzionari quando la rivoluzione è già scoppiata e divampa... È cosa molto più difficile - e molto più preziosa - sapere essere rivoluzionari quando non esistono ancora le condizioni per una lotta diretta, aperta, effettivamente di massa, effettivamente rivoluzionaria; saper propugnare gli interessi della rivoluzione (con la propaganda, con l'agitazione, con l'organizzazione) nelle istituzioni non rivoluzionare, sovente addirittura reazionarie, in un ambiente non rivoluzionario, fra una massa incapace di comprendere subito la necessità del metodo rivoluzionario di azione"     ☭    



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LA MORTALITA' SUL LAVORO FA RIMA CON BASSI SALARI E PRECARIETA'


Riceviamo e volentieri publichiamo


Una serie di infortuni mortali sul lavoro, negli ultimi giorni, ha acceso di nuovo i riflettori sul numero enorme di morti e di feriti che si registrano ogni anno nel nostro Paese.

Mentre i nostri politici mostrandosi " indignati" davanti a questi dati, sanno benissimo come si lavora nelle fabbriche, nei porti e nei cantieri; sanno benissimo come, sfruttando il bisogno di lavorare, reso spesso drammatico dallo spettro della disoccupazione, gli operai si adattano loro malgrado a lavorare senza rispettare quelle norme di sicurezza che agli occhi dei padroni appaiono come spese inutili, vincoli intollerabili e rallentamenti delle attività produttive.

I dirigenti politici sanno benissimo che con i salari di fame, che si pagano agli edili e i metalmeccanici, i lavoratori cercano spesso nello straordinario quei soldi che mancano a finire il mese. Si lavora uno, due o più ore dell' orario normale, in condizioni ambientali spesso pessime che espongono i lavoratori inevitabilmente al rischio che viene dalla stanchezza.

Le lacrime di coccodrillo dei politici di governo e di opposizione, insieme ai rappresentanti sindacali di regime che con le loro politiche al ribasso indebolendo e/o annullando le tutele agli operai, non ci fanno dimenticare i loro continui inviti a incrementare gli orari di lavoro, a ridurre le pause, tagliare il numero degli addetti in determinate aziende con licenziamenti spintanei offrendo una piccola mancia di fuoriuscita, oppure a ridurre i costi appaltando e subappaltando.

Quindi di concreto esiste un sistema che permette ai padroni di mutilare e uccidere gli operai!

Di fronte a un' offensiva di tale portata è necessario, da subito, promuovere un fronte di lotta che, a partire dall' unificazione delle lotte operaie e sociali che sono presenti in scala nazionale, sappia porsi come punto di riferimento complessivo per l' insieme degli sfruttati e delle masse proletarie colpite dalla crisi causata dai capitalisti.

Questo infame sistema capitalistico che si basa principalmente sullo sfruttamento dell' uomo sull' uomo e sul profitto di un pugno di ricchissimi parassiti disposti senza scrupoli a calpestare la dignità e la vita dei lavoratori.

Si tratta di un sistema che per sua natura è impossibile " umanizzare " non lo si può nemmeno migliorare come alcuni paladini della sinistra borghese vorrebbero, ma è necessario abbatterlo, e creare una società senza sfruttati né sfruttatori.

Non accettiamo più che la nostra esistenza sia sacrificata ai profitti dei padroni.

Contro l' arroganza con la quale i potenti conducono la guerra contro le masse popolari, contro chi per vivere non possiede altro che la vendita della propria forza lavoro, c'è bisogno di un vero sindacato di classe che sia una fucina per la formazione politica, all' interno del quale i comunisti devono perseguire i propri obiettivi rivoluzionari sulla classe operaia e proletaria.

Compagni, non è tempo di rassegnazioni!!!!

un operaio comunista.



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Antono Gramsci:Alcuni temi della quistione meridionale

Come si legge in 2000 pagine, cit., il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni.
Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista Stato Operaio, con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi piú ampi. ».




Questione elettorale borghese

Per un altro spunto (se ce ne fosse ancora bisogno) sulla questione elettorale borghese

Necessità di una preparazione ideologica di massa

di Antonio Gramsci , scritto nel maggio del 1925, pubblicato in Lo Stato operaio del marzo-aprile 1931. Introduzione al primo corso della scuola interna di partito




La legislazione comunista

Articolo apparso su L'Ordine nuovo anno II n.10 del 17 luglio 1920 a firma Caesar

Antonio Gramsci : Il Partito Comunista

Articolo non firmato, L’Ordine Nuovo, 4 settembre e 9 ottobre 1920.




Antonio Gramsci - Riformismo e lotta di classe

(l'Unità, 16 marzo 1926, anno 3, n. 64, articolo non firmato)




Antonio Gramsci : La funzione del riformismo in Italia

(l’Unità, 5 febbraio 1925, anno 2, n. 27, articolo non firmato)




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Lettera di un operaio FIAT di Torino

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Elezioni borghesi: un espediente per simulare il consenso popolare!

Lo scorso 19 giugno, con i ballottaggi, si sono consumate le ennesime elezioni previste dal sistema democratico borghese. Si trattava di elezioni amministrative ma di alto significato politico nazionale.