☭    "Non è difficile essere rivoluzionari quando la rivoluzione è già scoppiata e divampa... È cosa molto più difficile - e molto più preziosa - sapere essere rivoluzionari quando non esistono ancora le condizioni per una lotta diretta, aperta, effettivamente di massa, effettivamente rivoluzionaria; saper propugnare gli interessi della rivoluzione (con la propaganda, con l'agitazione, con l'organizzazione) nelle istituzioni non rivoluzionare, sovente addirittura reazionarie, in un ambiente non rivoluzionario, fra una massa incapace di comprendere subito la necessità del metodo rivoluzionario di azione"     ☭    



Prima Pagina

Fondazione La rossa primavera


di Paola Staccioli


È stata costituita la Fondazione La Rossa Primavera, con sede a Roma ma attiva in tutta Italia. In autunno si svolgeranno iniziative pubbliche di presentazione. Con questa schematica sintesi intendiamo rivolgerci ai compagni e alle compagne interessati a contribuire già in questa fase. La collaborazione può essere di vario tipo. Invio di materiale documentario (cartaceo, video), confronto per valutare un impegno, donazione di arredi e strumenti utili per l’allestimento della sede, ecc.

Info e contatti:
fondrossaprimavera@gmail.com

L’obiettivo della Fondazione La Rossa Primavera è difendere e creare sinergie tra:

1) Memoria delle lotte di classe e dei movimenti. L’intento è di raccogliere e rendere fruibile (anche on line) un patrimonio documentario che rischia di andare disperso. Un lavoro che non vuole ricercare una memoria condivisa, ma valorizzare la linfa vitale delle lotte di quella parte della società che si è identificata nei progetti più radicali di trasformazione politica e sociale. La comprensione del cammino compiuto può aiutare il movimento attuale ad avanzare.
2) Presente delle lotte sociali e politiche. Lo scopo è favorire la creazione di una rete volta alla solidarietà, al sostegno e al rafforzamento delle forme più avanzate di opposizione di classe. Un “luogo” dove sia possibile leggere e intervenire nel presente attraverso l’analisi del passato, dove possano confrontarsi esperienze diverse per sostenere e promuovere culture e comportamenti militanti.

Le premesse della Fondazione si snodano in un percorso avviato da oltre quindici anni, su iniziativa di Paola Staccioli. Il lavoro svolto è stato principalmente quello di ricostruire e sottrarre all’oblio alcune tra le storie più ruvide, talvolta rimosse, sicuramente “di parte”, con uno sguardo sempre rivolto ai compiti del presente. Le raccolte di racconti dedicate alle lotte dagli anni Sessanta all’uccisione di Carlo Giuliani – con il contributo di circa trenta scrittori e scrittrici - e, successivamente, i due libri sulle donne internazionaliste e le militanti della lotta armata (con la partecipazione di Haidi Gaggio Giuliani e Silvia Baraldini), hanno cercato di stimolare dibattito fra compagni diversi per collocazione politica, (comunisti, anarchici, antifascisti, internazionalisti, attivisti sociali). Si sono “lanciati sassi”, spunti per contrastare la disgregazione che attraversa le varie componenti del movimento antagonista, per tornare a ragionare in termini strategici, con la capacità e gli strumenti adeguati per superare il modo di produzione capitalistico, basato sullo sfruttamento e la disuguaglianza. Tenendo quindi sempre presente l’obiettivo generale: la trasformazione rivoluzionaria dell’esistente.

Per rendere questo lavoro più collettivo e sistematico, e utilizzare al meglio alcune disponibilità economiche, è stata costituita una Fondazione di partecipazione, che permette di vincolare il patrimonio attuale (e quello che arriverà da quote sociali, contributi, donazioni, lasciti testamentari) agli scopi stabiliti nello statuto garantendo una gestione collettiva delle attività.

L’articolazione del progetto

L’attuale Comitato di gestione è composto per lo più da compagne e compagni che nel tempo hanno partecipato alle iniziative che la Fondazione propone. Ogni settore ha un collettivo di lavoro e un coordinatore.

ArchiviAzione

Archivio e centro di documentazione
L’idea di costruire un archivio e centro di documentazione delle lotte, dei movimenti, delle organizzazioni, delle resistenze popolari nasce dalla necessità di evitare che gran parte del patrimonio storico-documentario (cartaceo, fotografico, video) vada disperso o distrutto, in un momento politico in cui l’attenzione alla memoria e alla ricerca non ha uno spazio adeguato nei movimenti. Un Archivio che racconti la storia delle lotte e dei movimenti non può che essere “militante”, mantenere anche una funzione anti-istituzionale, utile per comprendere il recente passato, non ripetere gli errori commessi, individuare strumenti di analisi per le lotte dell’oggi.

All’interno di questo progetto, è già in fase di realizzazione Percorsi rivoluzionari - Centro di documentazione on line su movimenti e organizzazioni armate in Italia dagli anni Settanta del Novecento, per rendere fruibile un patrimonio storico-documentario costituito da fonti ricche di spunti di riflessione ma difficilmente reperibili. Solo dalla lettura diretta delle motivazioni e degli orientamenti politico ideologici alla base della pratica armata è infatti possibile formarsi una propria opinione non falsata dalla pubblicistica sull’argomento. Il Centro di documentazione, consultabile dal sito dell’Osservatorio sulla repressione, è composto da centinaia di documenti prodotti da gruppi e organizzazioni di area marxista-leninista, operaista, anarchica, oltre a scritti di prigionieri politici non pentiti né dissociati. Viene costantemente incrementato grazie al lavoro di numerosi compagni.

Di pArte

Scritture militanti
Le armi della critica hanno bisogno di parole affilate e di scritture graffianti, di testi esplosivi, che contribuiscano a ridare fiducia e senso all’agire collettivo dentro i conflitti. La narrativa e l’arte in generale possono aiutarci a trasmettere memorie e contenuti, con scritture interne al conflitto e autori impegnati in prima persona. Scritture militanti è un progetto aperto ma senza ambiguità sulle fondamentali scelte di campo. Il nostro sguardo è diretto principalmente al presente delle lotte sociali e politiche, alle forme attuali dello sfruttamento e dell’oppressione, con l’obiettivo di contribuire anche alla trasmissione della memoria della lotta di classe e dei movimenti, a raccontare la storia dal lato degli oppressi e dei ribelli, per raggiungere le nuove generazioni e aiutarci a recuperare, con la memoria delle radici, le nostre identità conflittuali.

In movimento

Iniziative e campagne di carattere politico-sociale

Il lavoro di raccolta, memoria, scrittura e ricerca sui temi della storia di classe è per noi in funzione della comprensione e della progettualità per il presente. La Fondazione non ha ambizione di organizzazione politica o sindacale, ma sostiene e partecipa alla ricomposizione e organizzazione di classe. Il suo contributo nelle lotte e nei movimenti può consistere in un apporto su termini generali, orientato al confronto, alla convergenza nella lotta, a partire da poche, essenziali, proposizioni. Come nell’attuale tentativo di costruire una campagna di resistenza contro la repressione. Poche ed essenziali ma non generiche, tese alla ricerca di facile consenso. Perché intendiamo essere dentro la lotta di classe, dentro le battaglie politiche che vi si svolgono, dando un contributo attivo a sostegno delle tendenze più interessanti e conseguenti con le finalità della lotta per il comunismo.

Casse di resistenza

Fondo di solidarietà per i militanti politici e delle lotte sociali

La repressione è parte integrante del modo di produzione capitalistico, e l’accentuazione dell’autoritarismo connessa con l’avanzare della crisi economica. Negli ultimi anni gli spazi di contrattazione economica e di agibilità politica si sono ristretti, e le manifestazioni di conflittualità sociale e politica sono oggetto di attacchi sempre più duri. Un sostegno ai militanti, lavoratori, attivisti colpiti dalla repressione nelle sue varie forme può contribuire ad aiutare le lotte più avanzate a riprodursi, non disperdendosi ai primi attacchi repressivi.

Info e contatti: fondrossaprimavera@gmail.com

I compagni e le compagne interessate possono richiedere il documento completo di presentazione della Fondazione.



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Elenco Articoli
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Antono Gramsci:Alcuni temi della quistione meridionale

Come si legge in 2000 pagine, cit., il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni.
Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista Stato Operaio, con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi piú ampi. ».




Questione elettorale borghese

Per un altro spunto (se ce ne fosse ancora bisogno) sulla questione elettorale borghese

Necessità di una preparazione ideologica di massa

di Antonio Gramsci , scritto nel maggio del 1925, pubblicato in Lo Stato operaio del marzo-aprile 1931. Introduzione al primo corso della scuola interna di partito




La legislazione comunista

Articolo apparso su L'Ordine nuovo anno II n.10 del 17 luglio 1920 a firma Caesar

Antonio Gramsci : Il Partito Comunista

Articolo non firmato, L’Ordine Nuovo, 4 settembre e 9 ottobre 1920.




Antonio Gramsci - Riformismo e lotta di classe

(l'Unità, 16 marzo 1926, anno 3, n. 64, articolo non firmato)




Antonio Gramsci : La funzione del riformismo in Italia

(l’Unità, 5 febbraio 1925, anno 2, n. 27, articolo non firmato)




Referendum sulla costituzione

Votare o non votare, è questo il problema?

Lettera di un operaio FIAT di Torino

" FCA, la fabbrica modello "

Elezioni borghesi: un espediente per simulare il consenso popolare!

Lo scorso 19 giugno, con i ballottaggi, si sono consumate le ennesime elezioni previste dal sistema democratico borghese. Si trattava di elezioni amministrative ma di alto significato politico nazionale.