☭    "Non è difficile essere rivoluzionari quando la rivoluzione è già scoppiata e divampa... È cosa molto più difficile - e molto più preziosa - sapere essere rivoluzionari quando non esistono ancora le condizioni per una lotta diretta, aperta, effettivamente di massa, effettivamente rivoluzionaria; saper propugnare gli interessi della rivoluzione (con la propaganda, con l'agitazione, con l'organizzazione) nelle istituzioni non rivoluzionare, sovente addirittura reazionarie, in un ambiente non rivoluzionario, fra una massa incapace di comprendere subito la necessità del metodo rivoluzionario di azione"     ☭    



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Potere al popolo?


Il centro sociale “Je so pazzo” (ex OPG occupato) ha lanciato un appello per costruire una lista (a loro dire “dal basso”) che si presenti alle elezioni. Al di la delle buone intenzioni espresse nel documento che lancia il progetto elettorale con il quale, proprio perchè si presenta alle elezioni borghesi, non possiamo certo essere d'accordo, i promotori del listone della sinistra “alternativa”pongono al centro la questione del potere popolare senza però mai accennare alla necessità di rilanciare la lotta di classe.
Con il loro documento si impegnano a trattare questioni importanti di carattere sociale che, secondo loro, potrebbero essere affrontate utilizzando i sistemi e rispettando le regole che gli stessi responsabili del disastro sociale che le masse proletarie subiscono hanno stabilito, tra le cui regole la “possibilità” di presentarsi democraticamente alle elezioni.
Nel marasma del disfacimento della politica borghese ed in particolare della sinistra riformista, si è aperto uno spazio politico che alcuni compagni vogliono impegnarsi ad occupare pensando di incidere sul sistema di sfruttamento, e lacrime e sangue borghese.
Ma, seppur spinti da buone intenzioni, i promotori di questo nuovo listone di “estrema sinistra” accettando di inserirsi nel percorso della legalità borghese e delle regole decise dal nemico, dimenticano la guerra strisciante della borghesia contro il proletariato e la classe operaia.
Insomma, un ulteriore tentativo di riesumare tempi e modalità di pensiero di quella sinistra trotzkista, opportunista e rifondarola che, sino ad oggi, non ha saputo fare altro che negare l'esistenza della lotta di classe impegnandosi nelle più “pacifiche” e interclassiste istanze sociali. Alcuni compagni tentano di spacciare quest'iniziativa come un aspetto tattico della lotta, come se fossimo in Russia nella prima decade del 900 a cavallo con la seconda. Ma oggi, nel 2017, se i promotori non se ne fossero ancora accorti, sono cambiate molte cose e le condizioni per affrontare la lotta politica (tattiche e strategie) allo stesso modo con cui veniva affrontata nei primi del 900, si sono un tantino modificate.
Abbiamo affrontato l'argomento “tagliandolo con l'accetta” avendone l'intenzione perchè si tratta di una evidente insulsaggine che provocherà ulteriori disillusioni (e questa forse è la parte buona) nel sistema di lotta politica borghese: il confronto elettorale.

Potere al popolo? Ma quando mai...Parafrasare Mao Tze Tung...
Il presidente Mao distingueva il popolo in classi!

Redazione Aurora proletaria





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Antono Gramsci:Alcuni temi della quistione meridionale

Come si legge in 2000 pagine, cit., il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni.
Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista Stato Operaio, con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi piú ampi. ».




Questione elettorale borghese

Per un altro spunto (se ce ne fosse ancora bisogno) sulla questione elettorale borghese

Necessità di una preparazione ideologica di massa

di Antonio Gramsci , scritto nel maggio del 1925, pubblicato in Lo Stato operaio del marzo-aprile 1931. Introduzione al primo corso della scuola interna di partito




La legislazione comunista

Articolo apparso su L'Ordine nuovo anno II n.10 del 17 luglio 1920 a firma Caesar

Antonio Gramsci : Il Partito Comunista

Articolo non firmato, L’Ordine Nuovo, 4 settembre e 9 ottobre 1920.




Antonio Gramsci - Riformismo e lotta di classe

(l'Unità, 16 marzo 1926, anno 3, n. 64, articolo non firmato)




Antonio Gramsci : La funzione del riformismo in Italia

(l’Unità, 5 febbraio 1925, anno 2, n. 27, articolo non firmato)




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Lettera di un operaio FIAT di Torino

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Elezioni borghesi: un espediente per simulare il consenso popolare!

Lo scorso 19 giugno, con i ballottaggi, si sono consumate le ennesime elezioni previste dal sistema democratico borghese. Si trattava di elezioni amministrative ma di alto significato politico nazionale.