☭    "Non è difficile essere rivoluzionari quando la rivoluzione è già scoppiata e divampa... È cosa molto più difficile - e molto più preziosa - sapere essere rivoluzionari quando non esistono ancora le condizioni per una lotta diretta, aperta, effettivamente di massa, effettivamente rivoluzionaria; saper propugnare gli interessi della rivoluzione (con la propaganda, con l'agitazione, con l'organizzazione) nelle istituzioni non rivoluzionare, sovente addirittura reazionarie, in un ambiente non rivoluzionario, fra una massa incapace di comprendere subito la necessità del metodo rivoluzionario di azione"     ☭    



Cenni Storici

La Rivolta di Piazza Statuto - Torino 1962


Dario Lanzardo - La rivolta di piazza Statuto - Torino luglio 1962

Nell'estate del 1962, dopo un decennio in cui il padronato aveva dettato le sue leggi e condizionato la classe operaia al silenzio, la Fiat si risveglia. Sono i grandi scioperi che aprono una stagione di lotte ancora lungi dall'essere conclusa .
Ma, nella Torino del "boom ", diventata centro di immigrazione importantissimo dal Sud, le contraddizioni non sono solo quelle della classe operaia delle grandi fabbriche : ci sono le piccole, dove pure la lotta si é accesa ancor prima che alla Fiat, e dove lavorano, in condizioni spesso di supersfruttamento, operai di recente assunzione.
A Piazza Statuto, nel pieno delle lotte, un corteo di operai Fiat si reca a manifestare sotto la sede della Uil, sindacato allora fortemente compromesso nella repressione delle lotte e direttamente legato al padronato . La manifestazione si trasforma in tre giorni di battaglia con la polizia, in cui si incontrano operai torinesi e giovani immigrati, vecchie e nuove generazioni, e anche giovani emarginati del centro cittadino .
É il primo segno di una contraddizione sociale di tipo nuovo, é la prima rivolta che prelude a quelle del dopo '68. Sulla sua interpretazione si sono aperte polemiche contingenti e piú durature .
I " fatti di Piazza Statuto " sono entrati emblematicamente nella storia dell'Italia dell'ultimo ventennio, sempre citati, ma molto poco studiati.
II libro di Lanzardo, che allora era membro del gruppo dei "Quaderni Rossi " (che raccoglieva attorno a Panzieri giovani studiosi militanti fra cui Tronti, Asor Rosa, Negri, Rieser) documenta questa vicenda importantissima facendo parlare quelli che c’ erano : operai vecchi e giovani, torinesi e no, comunisti e senza partito, sindacalizzati e cani sciolti .
Ne deriva una ricostruzione appassionante, documentata anche da foto di allora, sulla quale certamente si aprirà un dibattito, perché Piazza Statuto resta un momento chiave della storia del movimento operaio italiano, per certuni ormai quasi mitico.

Dario Lanzardo é nato a La Spezia nel 1934 . Redattore di "Quaderni Rossi" fino allo scioglimento del gruppo, ha curato il reprint della rivista, due antologie di scritti di Raniero Panzieri e la riorganizzazione dell'archivio dell 'Istituto R. Morandi presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

É possibile consultare il libro nella versione PDF cliccando qui









Antono Gramsci:Alcuni temi della quistione meridionale

Come si legge in 2000 pagine, cit., il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni.
Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista Stato Operaio, con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi piú ampi. ».




Questione elettorale borghese

Per un altro spunto (se ce ne fosse ancora bisogno) sulla questione elettorale borghese

Necessità di una preparazione ideologica di massa

di Antonio Gramsci , scritto nel maggio del 1925, pubblicato in Lo Stato operaio del marzo-aprile 1931. Introduzione al primo corso della scuola interna di partito




La legislazione comunista

Articolo apparso su L'Ordine nuovo anno II n.10 del 17 luglio 1920 a firma Caesar

Antonio Gramsci : Il Partito Comunista

Articolo non firmato, L’Ordine Nuovo, 4 settembre e 9 ottobre 1920.




Antonio Gramsci - Riformismo e lotta di classe

(l'Unità, 16 marzo 1926, anno 3, n. 64, articolo non firmato)




Antonio Gramsci : La funzione del riformismo in Italia

(l’Unità, 5 febbraio 1925, anno 2, n. 27, articolo non firmato)




Referendum sulla costituzione

Votare o non votare, è questo il problema?

Lettera di un operaio FIAT di Torino

" FCA, la fabbrica modello "

Elezioni borghesi: un espediente per simulare il consenso popolare!

Lo scorso 19 giugno, con i ballottaggi, si sono consumate le ennesime elezioni previste dal sistema democratico borghese. Si trattava di elezioni amministrative ma di alto significato politico nazionale.